Venerdì 10 e sabato 11 aprile 2015 si terranno ad Anghiari due giornate di studio dal titolo
Dove va l’educazione ambientale?
Crisi, cambiamenti di paradigma, marginalità?
L’educazione ambientale, nelle sue diverse modalità e implicazioni, rispetto a luoghi e destinatari, a finalità e obiettivi, pare essere stata confinata ai margini del dibattito culturale e pedagogico. Rispetto a una ventina di anni fa, per lo meno nel nostro Paese, si sono ridotte le iniziative, le pratiche, le ricerche di merito. Per altro, a fronte di una maggiore sensibilità ecologica, di un impegno civile e sociale spontaneo, più che politico, favorito dai media, senz’ altro più diffusi.
Le scuole in particolare, che dovrebbero rappresentare i momenti privilegiati delle proposte didattiche ed esperienziali di diversa matrice ecologica, tuttavia hanno visto – senz’ altro anche per la riduzione dei finanziamenti – un affievolirsi delle attenzioni per questo indirizzo pedagogico. Il cui significato, come è noto, va ben oltre il tempo della prima formazione.
Questa impressione, derivante dal nostro osservatorio nazionale che segue con interesse ogni andamento relativo all’odierna crisi dell’educazione, può essere smentita da coloro che ancora si impegnano in questo campo? Così vitale e importante agli effetti delle declinazioni che il discorso ambientalista assume a più livelli: ideale, operativo, politico. E inoltre, dinanzi alle tesi e alle correnti dell’ecologismo più recente che è andato assumendo denominazioni plurime (oltre che scientifico, economico ed agroalimentare, umanistico, spirituale, terapeutico, narrativo e critico-letterario) come orientarsi? Quali filosofie le sottendono? Come leggere e riproporre, integrare e approfondire, simili posizioni che hanno comunque tutte a cuore il benessere e la cura della Terra, la diffusione di una consapevolezza globale in merito alla salvezza del pianeta, la messa in discussione dell’ antropocentrismo, la possibilità di stringere alleanze culturali a livello territoriale, il cui compito è offrirci occasioni di autentica partecipazione?
Le due giornate, che prevederanno momenti in plenaria e lavori in gruppo, si prefiggono pertanto di ascoltare punti di vista, di mettere in comune esperienze, proposte e progetti innovativi riguardanti un’educazione ambientale per ogni età della vita. Anche nella prospettiva di creare una rete di contatti nazionali stabili, di organizzare incontri periodici tra tutti coloro che siano sensibili e già impegnati (genitori, insegnanti, ragazzi e studenti universitari, operatori culturali e della cura, membri di associazioni ecologiste, ecc.) al rilancio dell’ educazione ambientale nella prospettiva narratologica e non solo. Nella scia di una tradizione ricca di esperienze esemplari, da riprendere e potenziare, nonché nello spirito di moltiplicare le sperimentazioni più nuove e originali.
Si prevedono interventi di: Duccio Demetrio, Giannozzo Pucci, Antonio Prete, Maurizio Pallante, Mario Salomone, Danilo Selvaggi, Milena Viani.
Perché la Libera Università dell’ Autobiografia di Anghiari
La Libera Università dell’Autobiografia- nata da un’ idea di Saverio Tutino e Duccio Demetrio nel 1998 -, la cui missione culturale si fondava sulla difesa delle memorie individuali e collettive, sull’educazione non solo in età adulta alla scrittura di sé e autobiografica, due anni fa lanciava e realizzava nell’ anno successivo la prima scuola italiana ed europea di Ecologia narrativa. Una dizione volta a valorizzare la presenza nelle nostre vite di un “filo verde” significativo; quella sorta di continuum esistenziale rintracciabile ad esempio nei racconti d’infanzia e della giovinezza, nelle scelte professionali successive, di loisir e di volontariato: dedite a salvaguardare i beni comuni della natura, le bellezza paesaggistiche, il piacere di vivere più a contatto con la natura nelle sue diverse forme e manifestazioni. Nondimeno, tale concetto, ha voluto mettere in luce, raccogliere, promuovere, diffondere la conoscenza della molteplicità dei “linguaggi” attraverso i quali piante, animali, paesaggi, luoghi si raccontano. Fonti, queste, che nel corso dei secoli hanno ispirato poeti, artisti, scrittori, filosofi. Per altro, dalla sua fondazione, rappresentiamo un’associazione senza fini di lucro che ha dato sempre grande rilievo all’ escursionismo naturalistico, sulla scia di quanto la “filosofia del camminare e in cammino” può insegnarci. All’insegna di una maniera di essere più sobria, curiosa, lenta, meditativa e contemplativa. Nel 2010 veniva fondata, non a caso, sempre ad Anghiari, l’Accademia del silenzio. Oggi divenuto un altro punto di riferimento per tutti coloro che privilegiando una vita più silenziosa, non possono che cercarla e trovarla in un più assiduo contatto con la natura.